Il mostro di Firenze, le violenze sulle figlie
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Il mostro di Firenze, le violenze sulle figlie

Tribunale

Tra le tante atrocità commesse da Pietro Pacciani, alias “Il mostro di Firenze”, a processo emersero anche quelle nei confronti delle figlie.

La storia del mostro di Firenze riguarda alcuni dei più inquietanti casi di cronaca nera in Italia. La storia ebbe inizio nel 1984: Pietro Pacciani, denominato anche “mostro di Firenze”, fu l’autore di macabri omicidi avvenuti nei boschi di Firenze.  

Pietro Pacciani era un personaggio piuttosto particolare. Era un bugiardo cronico, poeta e pittore autodidatta. Aveva un’indole violenta che ben presto emerse, a distanza di pochi anni dal suo matrimonio con Angiolina Manni. Sua moglie era una donna semi-inferma di mente. 

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Le violenze nei confronti delle figlie

Pacciani per anni l’ha torturata, bastonandola e costringendola ad avere rapporti sessuali frequenti. Dal matrimonio con Angiolina Manni Pacciani ebbe due figlie. Anche loro non furono risparmiate dalla violenza: Rossana e Graziella erano tenute segregate in casa, nutrite con cibo per cani, picchiate e violentate.  

Tribunale

Attraverso numerosi interrogatori e processi, le figlie del mostro di Firenze hanno potuto raccontare l’orribile vita che loro padre le costringeva a vivere. Tra le altre violenze, Pacciani violentava ripetutamente e picchiava le sue figlie. Erano nate subito dopo le nozze di Pietro e Angiolina, ed avevano uno o due anni di differenza d’età. 

Già durante la loro infanzia le due sorelle avevano dei problemi comportamentali. Il padre non aveva permesso loro di studiare. Rossana durante i processi è visibilmente tormentata: durante il processo contro suo padre ha sempre risposto in maniera concisa alle domande poste, ma sempre con l’aria di una persona che non si è mai ripresa dallo choc.  

Con dettagliati racconti ha spiegato le violenze di cui lei e sua sorella erano vittime. “Ci violentava, ci chiamava a letto la sera, qualche volta a me e basta, altre chiamava anche la mi’ sorella”, ha detto in sede di processo. La sorella minore aveva soltanto nove anni. In tutto questo, la madre delle bambine diceva al marito di smetterla, ma lui non voleva fermarsi. Le violenze avvenivano tutti i giorni in casa, ma anche altrove, nei boschi o in qualche capanno.  

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ultimo aggiornamento: 15 Agosto 2022 11:09

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